Tematica Aracnidi

Latrodectus tredecimguttatus Rossi, 1790

Latrodectus tredecimguttatus Rossi, 1790

foto 9
Foto: K. Korlevic.

Phylum: Arthropoda von Siebold, 1848

Subphylum: Chelicerata Heymons, 1901

Classe: Arachnida Lamarck, 1801

Ordine: Araneae Clerck, 1757

Famiglia: Theridiidae Sundevall, 1833

Genere: Latrodectus Walckenaer, 1805


itItaliano: Malmignatta, Vedova nera mediterranea, Ragno volterrano

enEnglish: Mediterranean black widow, Steppe spider

Descrizione

In Italia è, assieme al Loxosceles rufescens, una delle poche specie il cui morso può rivelarsi molto pericoloso per gli umani. Prende anche il nome di falange volterrana, bottone nell'alto Lazio e a nord di Roma, Arza, Argia o Alza in Sardegna e in Liguria. È attualmente ritenuta la causa del tarantismo in Italia, per lungo tempo erroneamente attribuito alla Lycosa tarentula. Vive in tele molto resistenti e dalla forma irregolare in zone a macchia mediterranea bassa, spesso aride e pietrose, fra sassi e muretti; molto raramente lo si può trovare nelle vicinanze delle case di campagna. Il corpo, che nella femmina può raggiungere i 15 mm, è contraddistinto dalla presenza di 13 macchie rosse. Questa colorazione, esibita a scopo di avvertimento contro i predatori, rappresenta un chiaro esempio di aposematismo nel mondo animale. Il morso della femmina, pur se meno pericoloso di quello della cugina americana (la famigerata Vedova nera- Latrodectus mactans), non è doloroso al momento ma successivamente provoca sudorazione, nausea, conati di vomito, febbre, cefalea, forti crampi addominali e nei casi più gravi perdita di sensi e talora morte; i casi mortali sono tuttavia veramente molto rari. Resta ovviamente pericoloso per i bambini perché la quantità di veleno iniettata va proporzionata alla corporatura e per il corpo di un bambino tale quantità può essere letale. In pericolo sono anche gli adulti che siano indeboliti da malattia al momento del morso, in quanto un soggetto adulto non pienamente sano può non riuscire a salvarsi dagli effetti del veleno che in questi casi può essere letale, e gli anziani. Può provocare nei soli soggetti allergici shock anafilattico, come d'altronde molte altre punture di insetti ritenuti praticamente innocui (come ad es. vespidi). In caso d'incidente, l'unico consiglio, dettato dalla pura razionalità, su cui possiamo fare affidamento è di recarsi il prima possibile al pronto soccorso.

Diffusione

Vive in tutto il centro e sud Italia tirrenico (Liguria, Toscana, Lazio, Campania, Basilicata, Calabria) in Puglia e in Sardegna.


00166 Data: 02/12/2008
Emissione: Aracnida
Stato: Azerbaigian